NaviFlow, l’econometro per risparmiare carburante

Inventato e brevettato da Emiliano Mazziotta, è un dispositivo elettronico in grado di garantire al diportista preziose informazioni altrimenti impossibili da raccogliere

Nonsolomare è approdato a Terracina dove, a bordo di un “vecchio” Mano Marine 22.50, Francesco Piras ha testato un dispositivo interessante quanto innovativo. Si tratta dell’apparecchio elettronico per barche inventato e brevettato da Emiliano Mazziotta, uno speciale econometro che può garantire al diportista preziose informazioni altrimenti impossibili da raccogliere, le quali permettono di avere un risparmio di carburante che può arrivare a diversi litri all’ora!

Il dispositivo in questione si chiama NaviFlow, un econometro con il quale stabilire esattamente il consumo della barca, in tempo reale e in qualunque caso: sia su barche nuove con propulsori di ultima generazione, sia su barche datate che montano motori con parecchi anni e diverse miglia alle spalle.

“Il cervello del sistema è la centralina, che va posizionata all’interno del locale motore – spiega Emiliano Mazziotta – . La centralina presenta un’antenna per il segnale Bluetooth e WiFi, nonché un connettore per la connessione alla rete NMEA. Qualora sulla barca non fosse presente una rete NMEA, sarà possibile semplicemente utilizzare un cavo fornito per l’alimentazione, collegando la centralina alla classica 12V”.
A permettere nel concreto il monitoraggio del carburante sono i flussometri: nel caso di un motore diesel per esempio dalla centralina si avrà un cavo che, presentando due connettori, va a “leggere” i dati del primo flussometro, per l’andata, e del secondo, per il ritorno.

Ma cosa sono nel concreto questi flussometri? “I flussometri sono composti da giranti provvisti di magneti e di chip che inviano degli impulsi alla centralina, la quale attraverso degli appositi algoritmi riesce a calcolare il consumo istantaneo reale della barca – spiega Emiliano-. E sta per l’appunto qui la differenza tra i classici sistemi per il monitoraggio dei consumi e NaviFlow. Se infatti i sistemi standard si limitano a “stimare” i consumi, partendo dai giri del motore e dal consumo orario medio, l’econometro NaviFlow va a quantificare direttamente il flusso di carburante, senza lasciare quindi spazio a stime, errori o illusioni. Perché talvolta proprio di illusioni si parla: confrontando i dati stimati dei sistemi standard con quelli esatti di NaviFlow si finisce infatti per scontrarsi con differenze che arrivano fino a 3-4 litri all’ora”.

Dopo aver mostrato il funzionamento di NaviFlow su un interessante e intuitivo modello in scala (comprensivo di serbatoio, centralina, manetta e display) Emiliano ha portato il nostro Francesco Piras a largo, per un test concreto dell’econometro e sulle possibilità di risparmio di carburante che questo permette. Nel concreto, sul Mano Marine di Emiliano i dati vengono trasmessi dalla centralina al GPS cartografico Raymarine. Il display mostra quindi dati preziosi come ore moto, percentuale carburante, litri all’ora e litri a miglio.

Com’è possibile risparmiare carburante con un econometro nautico? “Lo scafo è stato spinto a poco meno di 25 nodi, a ¾ di gas, così da arrivare a un consumo rilevato da NaviFlow di 2,3 litri a miglio. A partire da questo dato in tempo reale Emiliano ha potuto cambiare l’assetto per ottimizzare i consumi, giocando con trim e flap, per arrivare in pochi secondi a far scendere il consumo a 1,8 litri, così da risparmiare circa mezzo litro a miglio, procedendo alla medesima velocità.

Il concetto in fondo è semplice: basandosi su dati stimati o sul nostro “orecchio”, riuscire a ottimizzare i consumi in questo modo risulta impossibile. A contare non è il numero di giri, è il consumo effettivo, ovvero la quantità di carburante che passa effettivamente dal serbatoio al motore. Sfruttando un econometro nautico istantaneo come NaviFlow si capisce quanto le più piccole modifiche all’assetto possano fare la differenza. Talvolta, per esempio, basta aumentare la velocità di un nodo per ottimizzare l’assetto e ridurre i consumi.

Per dimostrare ulteriormente l’importanza dell’assetto giusto, Emiliano ha ridotto notevolmente la velocità, portando lo scafo in dislocamento a circa 10 nodi: il consumo si è alzato fino a 3,3 litri al miglio, quasi il doppio di quello “ottimizzato” quando poco prima si procedeva a circa 25 nodi. Va peraltro sottolineato che l’econometro NaviFlow non serve unicamente a risparmiare carburante: come ha spiegato Emiliano, “E’ molto utile per scegliere l’elica giusta, in modo tale da avere un’elica che permetta performance migliori; ed è utile anche per i noleggiatori, che dopo aver noleggiato l’imbarcazione possono semplicemente collegarsi con l’app da smartphone per vedere il consumo preciso del singolo scafo a noleggio”. Si evitano così calcoli imprecisi e soprattutto discussioni tutt’altro che piacevoli.

Dove si acquista NaviFlow? Sul sito ufficiale di NaviFlow è possibile raccogliere tante altre informazioni su questo utilissimo econometro, scoprendo tra le altre cose la lunga lista di rivenditori di NaviFlow, a partire per esempio dal negozio Electrovawe, a Roma. E per quanto riguarda i prezzi? Come spiega Emiliano esistono diverse versioni di NaviFlow, in base alla tipologia di barca e di motore: si passa dai 230 euro dei modelli più semplici fino a un massimo di 550 euro. In ogni caso, si tratta di un investimento abbordabile, che si ripaga velocemente nel tempo con i tanti litri di carburante risparmiati!